La figura del Disability Manager in azienda come valore aggiunto

Una nuova figura professionale può diventare un ponte a beneficio dei lavoratori con disabilità

Il concetto di disabilità, fortunatamente, negli anni si sta evolvendo mettendo al centro dell’interesse l’essere umano. La Convenzione ONU introduce  l’idea che la disabilità è legata all’ambiente esterno, che può essere sfavorevole o meno all’autonomia della persona, in termini di mobilità, di inserimento scolastico, lavorativo e di scelte di vita.

Anche il mondo del lavoro quindi ne è coinvolto in modo diretto e in Italia sta prendendo sempre più piede l’importanza della figura aziendale del Disability manager, come ponte e spesso come facilitatore, dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

È ancora una professionalità poco conosciuta sulla quale sorgono molti interrogativi d’utilità, perché fatta di competenze approfondite sul tema della disabilità legata a molti altri aspetti quotidiani. Si è iniziato a parlare di questa figura nel 2009, nella Pubblica Amministrazione, citandola nel “Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana”, nato dal lavoro del tavolo tecnico istituito tra il Comune di Parma e il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Nel 1° momento, il tema era quello di agevolare gli spostamenti dalla casa al luogo di lavoro. Tutto è iniziato partendo dall’ambito della mobilità, e poi nel tempo ha visto ampliare il suo campo d’azione, interessandosi di politiche sociali e di inserimento nel mondo della scuola e del lavoro.

Ci troviamo nell’ambito della diversity aziendale, ma in forma specifica sulla tematica disabilità. Come affermato da SIDiMa, Società Italiana Disability Manager,  “Il disability manager è una figura che aiuta aziende e lavoratori con disabilità a considerare l’inserimento lavorativo come un momento di valorizzazione della risorsa, conciliando il diritto al lavoro e all’inclusione lavorativa con le esigenze dell’azienda”.

Ma l’azione del disability manager per essere efficace non può rimanere confinata solo al mondo lavorativo: per essere concreta, infatti, deve comprendere la realtà che circonda. Nel raggiungere questi obiettivi, infatti, un aspetto centrale è il dialogo costante e il confronto con le associazioni operanti nel mondo del sociale, i servizi sanitari e quelli del lavoro che si trovano sul territorio.

I disability manager, quindi, sono quel mezzo che facilita le relazioni interne, individua le soluzioni tecniche e organizzative per mettere la persona con disabilità nelle condizioni di essere produttiva in modo congruente con le sue possibilità e potenzialità. Ma non riguarda solo l’aspetto più fisico della situazione, pensa anche a sensibilizzare i colleghi, monitora e risolve le conflittualità, garantisce la sicurezza, rimuove gli ostacoli organizzativi, ambientali e comportamentali che limitano l’integrazione, favorendo così un clima aperto e un’opportunità di reciproco successo. Incentiva  l’autonomia e la professionalità del lavoratore, conciliando le esigenze di vita, di cura e di lavoro.

Come fare per diventare un Disability Manager?

Diventare un disability manager è un percorso che ancora non ha uno sbocco di studi univoco, ma è l’insieme di tante competenze e approfondimenti che portano al completamento di questa nuova professionalità: medico, gestionale e formativo sono le aree di applicazione. Sono attivi però dei percorsi post lauream, come il corso di perfezionamento Disability Management. Le competenze per la gestione della disabilità dell’Università degli Studi Internazionali di Roma e il Master Diversity Management e Gender Equality della Fondazione Brodolini.

Chi proviene dalle risorse umane può essere avvantaggiato nel percorso, come chi ha competenze manageriali e di psicologia. Il disability manager deve poi conoscere le norme che regolano il collocamento mirato e che si occupano, più in generale, di prevenire le forme di discriminazione diretta ed indiretta. La normativa di riferimento non si ferma alle disposizioni legate agli obblighi assunzionali della Legge n.68/1999, ma si spazia dalle agevolazioni per le assunzioni e le incentivazioni per le forme di smart working, fino agli strumenti di tutela giudiziaria per i lavoratori disabili contenuti nella Legge 67/2006.

Per capire meglio tutto il percorso per arrivare ad essere disability manager, SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) ha pubblicato in E-book gratuito il “Manifesto del disability manager”, utile punto di partenza per stimolare confronti e riflessioni in quanti credono nella necessità di avere oggi professionisti della disabilità per un futuro inclusivo

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